Quando mi hai raccontato di tuo papà.
Quando abbiamo parlato di “uomini” la prima volta.
Quando siamo andate a pranzo insieme io e te sole.
Quando siamo andate da Eataly con la tua amica e un nostro amico.
Quando mi hai regalato la tua maglietta lilla Guru perché io avevo comprato le scarpe lilla ma non avevo niente con cui metterle.
Quando siamo andate dai cinesi a fare le foto sceme con gli occhiali buffi.
Quando mi hai portato il souvenir da Londra.
Quando ti ho portato il souvenir dall’Irlanda.
Quando ti hanno dato l’esito della biopsia,
e quando sono scesa nel tuo ufficio per abbracciarti tra qualche lacrima.
Quando hai iniziato a mangiare macrobiotico.
Quando ci siamo incontrate nel negozio bio.
Quando abbiamo festeggiato il compleanno di Claudia cenando fuori.
Quando ti ho regalato La danza della realtà.
Quando siamo state una domenica pomeriggio al telefono a parlare dei tuoi capelli.
Quando li hai tagliati per la prima volta e ti ho accompagnata e forse ingoiavi le lacrime ma sei riuscita anche a prendere un’acqua e menta mentre aspettavamo il passaggio dopo.
Quando hai comprato la macchina per fare il latte vegetale.
Quando ti ho accompagnata a comprare la parrucca, ma poi mio papà ha avuto l’infarto e son dovuta tornare indietro.
Quando mi hai detto che era bella e che la sentivi tua e non hai avuto più paura.
Quando hai iniziato la chemio e io ti portavo il pranzo macrobiotico nella pausa pranzo.
Quando non capivo come si usava il microonde.
Quando siamo usciti a cena noi quattro per il tuo compleanno.
Quando hai aperto il mio regalo ed era un doppione.
Ma abbiamo riso da matti. E l’hai usato anche tanto.
Quando mi hai dato il tuo regalo di Natale dicendomi che non era l’anno giusto, che era solo un pensierino e ti sei scusata perché non avevi testa per andare a cercare i regali e invece guardarlo adesso mi fa una tenerezza senza fine. E piango come una scema.
Quando l’erborista ci ha detto che avevamo lo stesso iride, per quello eravamo così in sintonia.
Quando abbiamo parlato del nostro progetto.
Quando abbiamo deciso che l’anno migliore per avere un bimbo sarebbe stato il 2014.
Quando siamo state una sera intera a videochiamarci e a farci vedere le rispettive case e i gatti e i conigli.
Quando ci siamo iscritte al corso di cucina preventiva.
Quando alla prima lezione ci siamo sedute vicine sul tavolo mentre il cuoco spiegava.
Quando ci siamo salutate con un abbraccio e forse è stata l’ultima volta che ci siamo viste. O forse no, non me lo ricordo nemmeno.
Quando l’ultimo messaggio che mi hai scritto diceva che avevi talmente male che non riuscivi nemmeno a scrivere. Ma ci saremmo sentite domani. E invece.
Quando ho chiesto il numero del tuo fidanzato per avere tue notizie.
Quando sentendo lui era come sentire te.
Quando ieri sera mi ha chiamato e non c’era più niente da fare. E adesso si può solo aspettare.
Tu, l’amica di tutti, ma mia un po’ di più.
Come, come può precipitare tutto così in nemmeno una settimana? Come posso io affrontare queste tue ultime ore sapendo che non entrerai più nel mio ufficio al mattino? Come si può accettare tutto questo? Come ci si convive? Tu ci credevi e io con te. Io spero ancora in un miracolo, spero in una telefonata, in una ripresa, in un qualcosa. Spero di non doverti dire ciao così presto.
11 commenti:
oh mio dio tesoro.. pochissime parole.. un immenso abbraccio.. davvero il più grosso che posso! vorrei scrivere di più, alleviare il tuo dolore.. posso solo esserti vicina così.. e vorrei fare di più cara! ti sono vicina, sono vicina alla tua amica.. pregherò per lei questa sera.. inizio a farlo ora! se hai bisogno scrivimi pure in privato.. raccoglierò le tue parole e almeno proverai a sfogarti.. ormai sono diventate tante le parole.. gli abbracci ancor di più.. Valerie
vi abbraccio forte a tutte e due!!!
Un abbraccio grande
Un abbraccio forte
Mi hai fatto piangere. Questo è un post bellissimo e spero tanto che la tua meravigliosa amica lo legga e sia fiera di te. E di se stessa, perché non è da tutti lasciare qualcosa di così prezioso dietro di sé. Anche io spero nel miracolo. Spero che domani tu scriva un altro articolo dicendoci che è avvenuto. Un abbraccio grande.
Mi unisco in un immenso abbraccio assieme a tutte le altre ragazze che hanno commentato o anche solo letto questo post. Mi unisco nella speranza di un miracolo, nella preghiera che qualcosa possa cambiare in meglio.
Queste parole mi hanno emozionata, perché nessuno è pronto mai ad andare e allo stesso modo nessuno è preparato a dire addio. Sii forte, per te e per lei. Ti stringo stretta stretta.
non so cosa dire perchè l'ho provato anch'io e capisco perfettamente come si sta. Non si è mai pronti, anche se credi di essere preparato :(
Ti abbraccio e spero tanto in quel miracolo che aspetti.
Ti abbraccio stretta...
Vi ho nel cuore.
Anto
Mi hai commossa, ho vissuto anch'io qualcosa del genere e non si è mai pronti....spero con tutto il cuore e pregherò per lei che non sia questo il momento...un abbraccio forte...
Un abbraccio
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