Milano fèscion uììk.

Come tutti ormai sappiamo, pare che a Milano sia in atto la Fèscion Uììk. Pare che tutte le Fèscion Aicons di spicco siano state invitate a questi eventi too cool. Ebbene, siori e siore, nonostante io non sia fèscion, nonostante non abbia mai postato uno sciùùting di un mio autfit in qualche malsana lochesciòn, ho ricevuto anche io i miei ben 2 succulenti inviti. I quali mi lusingano non poco, quindi grazie davvero di questo pensiero carino.

Ma ahimè, mi trovo costretta a rifiutare. Intanto sono tremendamente out perché non popolo la trendissima Milano, quindi spostarmi con tutto il casino grazie, ma anche no. E secondopoi - attenzione perché arriva la rivelazione che potrebbe scioccare i più - lavoro!!! Per chi non mastica l’italiano-attualità, trattasi di occupazione quotidiana di cinque giorni su sette (a volte sei, dipende), che va dalle minimo otto ore alle massimo 16 ore (di cui le 8 in più lavorate gratis) di due settimane fa (motivo per cui non sono potuta andare alla presentazione di Max Factor del post precedente), che comporta compiti quali:

*non scattarmi delle foto alla scrivania mentre digito furiosamente sulla tastiera;
*non scattarmi delle foto nel bagno del mio office;
*non twitterare, feisbuccare, bloggare ogni ciglia che mi va in un occhio;
*non vestirmi come se fossi appena uscita dal tunnel del divertimento;
*non avere un fidanzato treppiede che mi segue e mi fa da portaborse, e magari anche da portavoce quando alle riunioni non so rispondere;
*e tanti altri vari ed eventuali.

In più, lo sponsor (altresì detto in gergo “datore di lavoro”), non elargisce scianèl e bale, ma un cedolino di pari o inferiore valore circa ogni mese.

Ecco che in giornate come questa, in cui appena esco dall’ufficio per andare alla toilette mi piombano addosso pezzi di lavoro in più, esco ed è già buio, corro come una pazza tra lavoro, ferramenta e lavori nella casa nuova, mi scopro anche io, con stupore e sconcerto, soloinvidiosa.
Sì, soloinvidiosa di voi che siete alle sfilate della fèscion uììk, che fotografate autfiz in mutande, che vi vestite come se fosse carnevale per distinguervi dalla massa e fare i trend setter salvo poi ritrovarvi tutti vestiti uguali alla stessa festa in maschera.
Ma non vi invidio perché siete alle sfilate a cogliere i trendz primavera estate 2011 che io scoprirò forse forse a luglio 2011.

In questo momento, lo dico con tanta umiltà nel cuore, vi invidio profondamente perché non avete un caz da fare.