mercoledì 15 febbraio 2012

Dialoghi tra me e l'altra me.

Scusate eh, ma c’ho bisogno di un momento di riflessione. Sono confusa circa me stessa, e devo fare chiarezza e mettere giù due righe. Quindi se avete altro da fare fate pure, vi capisco. Si parla di alimentazione, veganismo, vegetarianismo, macrobioticismo e buonsensismo. Se avete voglia di sorbirvi le mie paturnie ed eventualmente allungarmi un ansiolitico, click qui sotto, se non avete voglia amici come prima e ci si rivede al prossimo swatch :)


Riassunto delle puntate precedenti:

da un anno e mezzo (solo???) mangio macrobiotico. Se volete approfondire, qui c’è un mio vecchio delirio.

Dunque. Anche se la macrobiotica ha come base il classico “poco di tutto”, io ho eliminato completamente la carne dalla mia dieta; quando ho scelto la macrobiotica l’ho fatto per motivi di salute. Quando ho scelto di smettere con la carne l’ho fatto per etica.
Dato che ritengo che essere vegetariani ma non vegani sia una scelta un po’ a metà (non approfondisco qui i motivi, ma sia chiaro che non voglio offendere né mancare di rispetto a nessuno), vorrei con tutto il cuore abbandonare anche i latticini (cui, tra l'altro, sono intollerante, quindi non ne mangio praticamente mai), e il pesce, che però a volte mangio, .............a volte cedo anche davanti a un gelato o a un micropezzo di formaggio :)

Il  motivo per cui non divento/mi professo vegana, sono "gli altri".

Mi spiego: sono prima di tutto per l'equilibrio e il buon senso, e mi rendo conto che già così quando qualcuno mi invita a cena a casa sua è un casino, in più se magari è gente con cui ho poca confidenza o che non sa che mangio "strano", sono davvero in difficoltà enormi a dirlo, perché se vai a cena da un 'onnivoro' e dici 'non mangio carne, pesce e latticini' lui poveretto va in crisi, e lo capisco.

Vivo in una città abbastanza piccola, non siamo così tanto “acculturati” sui diversi tipi di alimentazione, o, comunque, siamo in pochi. Nessuno tra amici, parenti e conoscenti è anche solo intollerante o simili. Capirete bene che quindi non tutte le cucine sono attrezzate.
Per dirne una: a Capodanno tutti a casa nostra stile “ognuno porta qualcosa”. Una mia amica porta le lasagne, e tutta contenta mi fa: “visto che non mangi la carne le ho fatte al pesto così le puoi mangiare anche tu!”. Io non ho avuto cuore di dirle che nel pesto c’è il formaggio, dato che dieci persone avrebbero mangiato le lasagne al pesto per “colpa” mia. L’ho ringraziata davvero di cuore e le ho mangiate con gusto. E succedesse di nuovo farei esattamente la stessa cosa.

Sono dell'idea che la mia scelta non debba mettere in difficoltà gli altri; inoltre non sono allergica, per cui se anche mi capita di mangiare formaggio/latticini una volta ogni tanto non mi succede niente. Diciamo che fisicamente parlando me lo posso permettere. Eticamente parlando mi scoccia invece, ma, sarò fatta male io, non riesco a rifiutare un qualcosa che qualcuno fa apposta per me pensando ai miei ‘limiti’. Se non si è "dentro" è normale che non si faccia caso al formaggio nel pesto, al burro quando si cucina, alle uova quando si fa una torta.

Quindi per la mia salute fisica ma soprattutto mentale sono arrivata a questo compromesso per quanto riguarda gli inviti a casa di altre persone:
- carne no, mai, non c'è santo che tenga. In caso di grigliata mi porto la schiscetta (già anche fatto, non è morto nessuno, se po ffà).
- formaggi e latticini se proprio devo (ovvio che se mi invitano per una raclette mi porto di nuovo la schiscetta o arrivo già 'mangiata').
- pesce se è l'unica alternativa possibile e me l'hanno preparato apposta per me.

Per il resto quando sono a casa mia o quando vado a mangiare fuori faccio come mi pare, scelgo ed elimino a mio piacimento. Poi, oh, c’è la volta che ho voglia di mangiarmi anche io la pizza con la mozzarella, e me la mangio.

Allo stesso modo, quando si tratta di accessori/abbigliamento/frivolezze cerco sempre di stare attenta. Ho una filosofia tutta mia, detta anche “di comodo”. Non compro pelle, fatta eccezione per capi talmente in svendita che te li tirano addosso, e "se proprio-proprio-proprio non ne posso fare a meno". Per esempio, non comprerei mai una borsa in pelle della collezione primavera 2012, ma se la trovassi due anni dopo su ebay a prezzo stracciato (in quanto fondo di magazzino) allora "se proprio-proprio-proprio fosse amore" sì (vedi borsa Fossil). Mi dico che almeno non mando al mercato il messaggio che mi interessano gli articoli in pelle. Lo so come si chiama questa: paraculaggine. Per gli amici “faccio più o meno ciò che voglio e poi cerco di giustificarmi”. Sì. È così. Ammettiamolo.

A mia discolpa posso dire che davvero cerco di limitarmi il più possibile. Su venti cose che mi piacciono ne compro poi una.

Mi sento coerente? Sì. Verso me stessa sì. Verso il pianeta non molto, ma sono umana, e credo davvero nel buon senso prima di tutto. Ho sentito dire di persone che rifiutano il portafoglio in pelle regalato dalla suocera ottantacinquenne (giuro).
No dai, davvero.
Piuttosto regalalo a tua volta a qualcun altro. O mettilo in fondo a un cassetto e dimenticalo. Ma come ci può rimanere una nonnina davanti a una scena così? No signori, la coerenza a tutti i costi no.
L’equilibrio a tutti i costi.

Io scelgo per me stessa. Nel momento in cui la mia scelta condiziona qualcun altro, il minimo che io possa fare è agevolare.
Non so bene cosa sono, vegetariana-macrobiotica? Quasi-vegana-macrobiotica? Vegana-part-time e macrobiotica-full-time? Niente di tutto ciò? Ho però trovato una specie di equilibrio che mi permette di vivere serenamente l’argomento “alimentazione e animali”, e per adesso mi basta.

Sì, però non mi sento a posto lo stesso. Non faccio abbastanza? Sono tutte scuse? Dovrei essere vegana (o quello che è) fino al midollo?
Forse sì? Però poi mi chiedo: se fossi davvero vegana in tutto e per tutto, fino a che punto arriverebbe la coerenza? Dove metterei i paletti? E soprattutto, esiste gente che non mette nessun paletto? Cioè: se sto male non prendo medicine perchè sono testate sugli animali? Se avessi un gatto dovrei dargli - contro natura - la pappa veg? Ha senso? Perchè diavolo in questa società se non sei un integralista sei automaticamente un ipocrita?
Perchè c'è sempre qualcuno che deve mettere il becco nelle mie scelte?
"e ma non mangi carne ma hai i dr martens di pelle! allora tanto vale!"
Eh. Sì. Embè? è così sbagliato?
Cerco di fare il più possibile, ma ogni tanto cedo. RIpeto, sono umana.

Bene. Adesso il neurone è stanco e deve darsi una ritoccata al trucco. Se, nel mentre, qualcuna di voi volesse lasciare la sua opinione sarei felice di leggerla.

24 commenti:

Violet ha detto...

ti ammiro, io vorrei essere come te...
beh mia madre e mio padre, sono persone acculturate e mille volte più intelligenti di me, però non capiscono le scelte vegetariane. Quando ci sono loro, in particolare mia madre, ogni tanto vogliono che mangi carne e mi ritenga fortunata di poterlo fare.
Quando vivevo per conto mio all'uni ovviamente non la mangiavo, però difficilmente ce la farei a essere vegana, purtroppo amo i formaggi, e non potrei mangiare la pasta senza il grana o la pizza senza mozzarella...
al massimo prendevo i prodotti da un azienda lì vicino, o sceglievo il bio, però anche lì sotto ci sono tante fregature...
ho avuto un anatra per anni e anni, e ci forniva le sue uova non fecondate, quindi per una vita ho mangiato uova da un animale felice, con un enorme spazio per correre, un bellissimo laghetto e la compagnia di altri animali...e mi faceva un uovo al giorno, quindi ne avevamo parecchie e per un sacco non ne abbiamo comprate!!ovviamete è morta di morte naturale, non ammazzata, dopo quasi dieci anni..

ogni tanto prendo il tofu, però non è la stessa cosa .____.
vorrei che almeno il mio ragazzo mi sostenesse in questo, ma per ora non c'è verso.

Per l'abbigliamento compro solo cose di pelle falsa, camoscio falso ecc anche perchè sono tirchia oltre che per etica xD

una domanda... per il make up che ne pensi?
io cerco di prediligere marche cruelty free (ora sto cercando una crema viso da non svenarmi, ne ho finita una dell'erbolario da poco ma come inci non era tutto bio, anzi..), evito di comprare quasi tutto ciò che ha un nome francese visto che è dominio l'oreal che finanzia la vivisezione, però certe volte so che non c'è molta chiarezza in questo e probabilmente alcune cose non sono totalmente cruelty free..per esempio kiko, c'è chi dice che testa e chi no, la marca splend'or su alcuni blog ho letto di no, su altri sì...
ecco come ti regoli nella scelta dei prodotti?

io spero di andarmene da casa quanto prima e fare più caso a tutte queste cose (sempre mia madre, si compra le tinte l'oreal, lo shampo pantene, la "crema" (petrolio) johnson's....a cui io inorridisco)

Violet ha detto...

scusa l'enorme papiro...
concordo con te su quanto sia difficile convivere con altre persone, che magari vogliono trascinarti al merdonald's, o a casa del ragazzo dove la mamma si è impegnata per ore per fare lo spezzatino o che so, o anche in certi bar, non ci sono i panini veg...

una volta in piadineria ho chiesto se poteva farmi la piadina mozzarella, lattuga e pomodoro (sul listino non c'era nulla veg) e la tipa mi fa "sì.... fa schifo ma posso farla" °___°
scusa i papironi...!!!

Theallamenta ha detto...

Violet per il make up mi incasino spesso :(
ci sono periodi in cui sono ligia al dovere ed evito accuratamente prodotti a rischio. altre volte non riesco a resistere, soprattutto quando magari capita che le aziende ti chiedano se vuoi provare qualche prodotto. Lì se il prodotto mi intriga non riesco a dire di no :)

E poi ho notato che più ti informi più si genera confusione. l'ultima che è ho scoperto è che per esportare in cina alcuni test sono obbligatori, quindi le case che esportano in cina probabilmente testano tutte.
cerco di fare il possibile, poi a volte scivolo. sul make up più che sul resto. mi consolo pensando che comunque nel mio piccolo qualcosina faccio...

Theallamenta ha detto...

Violet!! se leggi sappi che non riesco a commentare il tuo blog, non mi fa inserire il codice capcha o come diavolo si chiama!! :(

Molkinaify ha detto...

L'importante è stare bene con se stessi! E' un argomento complesso e non si può non ammettere che ci sono mille sfaccettature per ciò che riguarda il maltrattamento degli animali. Io ad esempio sono favorevole alla sperimentazione medica per la ricerca, ma molti non la pensano come me.

Io non sono vegetariana (anche se il mio consumo di carne è veramente limitato ed il pesce manco mi piace) ma credo che, come per qualsiasi cosa, il rispetto delle opinioni altrui sia fondamentale. Discutere ed esporre le proprie tesi è altrettanto fondamentale, altrimenti ognuno di noi rimarrebbe chiuso nel proprio piccolo mondo, ma credo fortemente nella libertà di opinione personale.

Capisco anche il capitolo genitori/inviti a cena...: io non mangio nessun tipo di latticino perchè odio il sapore (e la puzza) di tutto ciò che ha a che fare col latte, ed è un problema non solo farlo capire ai miei ma anche trovera qualcosa di "commestibile", per i miei gusti, quando non sono a casa mia...

Svampi ha detto...

L'importante è che tu sia felice con quello che fai, sicura di te stessa e delle tue scelte. è giusto non imporre agli altri le tue idee e non creare problemi, sei da ammirare per questo, non credere sia solo paraculaggine (di cui siamo affetti tutti, ed è cosa buona e giusta)! se sei felice con quello che fai (mangi o acquisti in questo caso :P) allora è giusto così! Io purtroppo non riuscirei a rinunciare alla carne (sigh sigh) e soprattutto non ai latticini, ma capisco cosa intendi :) comprendo e apprezzo la tua scelta! è giusto però fare anche dei piccoli compromessi...per il bene comune e anche perché non è giusto privarci di troppe cose, io sono di questa idea. Non sono vegetariana/vegana e credo non lo sarò mai (nonostante capisca perché lo fate e condivida almeno in parte).oddio non vorrei sembrarti cinica e crudele, ma la mia è una scelta dettata dal mio sconfinato amore per la carne e dalle mie scelte di vita (di studio comprese). spero di non essermi incartata :P ok forse un po', ma almeno credo si sia capito il concetto :3 un bacione!

Sommy ha detto...

Sai, quest' estate ho deciso di smettere di mangiare la carne per motivi puramente etici, ma subito mi sono chiesta se fosse il caso di essere anche vegana. Mi sono fatta le stesse domande che ti sei fatta tu. Anche io sbaglio tanto e sono ancora molto confusa, ma per adesso ho deciso di rimandare questa decisione. Mi sento un po' ipocrita, lo ammetto, ma è veramente difficile "costruire" un'aliemntazione completamente priva di carne, pesce e latticini anche perchè vivo in una famiglia che non è molto d'accordo con la mia scelta e a cui pesa abbastanza già il fatto che io non voglia mangiare quello che mangiano loro

Unknown ha detto...

Diamoci la mano! Io sono vegetariana da più di cinque anni, attualmente mangio i latticini ma qualche anno fa avevo smesso per sei mesi. Personalmente capisco che essere vegan e tutto il resto sarebbe meglio, ma perché sminuire gli sforzi di una persona così? Hai fatto gli esempi giusti: essere vegetariano vuol dire anche avere un piccolo svantaggio sociale. Una sera sono uscita con le mie amiche e, parlando, è venuto fuori che loro erano state a cena tutte insieme e non mi avevano invitata sapendo che ero vegetariana. Ci sono rimasta male, anche se le capisco. Chissà quante volte lo hanno fatto. Addio pure alle sagre, vivendo in una regione dove il maiale lo infilano addirittura nei dolci.

Quando sento quei fanatici che se la tirano col veganesimo, il cruelty-free bio più totale mi vien voglia di mangiare un bue per dispetto. Nei loro atteggiamenti non ci vedo l'amore e il rispetto verso la terra, ma intolleranza verso il genere umano e una sorta di fanatismo "religioso", un modo di pensare pre-confezionato. Io sono a favore della sperimentazione medico-scientifica e non mi sento ipocrita.

Rispondendo ad una delle tue domande (che mi pongo spesso anch'io): non sei ipocrita per la società, sei un'ipocrita secondo questi integralisti. E, per quanto mi riguarda, non ci tengo ad avere la loro ottusità mentale da nazi-vegan.

Scusa per il confuso papiro!

PS: Ti lascio qui gli auguri di buon comple-blog, non sono amante dei giveaway: i post sono il vero premio!

Violet ha detto...

non riesco a rispondere al tuo commentino, comunque... sul mio blog credo si possa commentare semplicemente premendo "pubblica commento" io non ho messo restrizioni, non credo nemmeno chieda il codice... non so, ho visto che altre ragazze commentano (anche se ultimamente molto meno...vabbè starò diventando pallosa xD) almeno spero non ci siano problemi, boh riprovaci :((((

Hermosa ha detto...

Io non ho mangiato carne per otto anni circa, adesso sono tornata a essere "onnivora". Credo che l'importante nelle scelte sia sempre il buon senso e la misura: nel senso, va bene abolire i latticini se è così che vuoi e senti corretto per te, ma senza tacciare di "assassinio" chi ama un pezzo di grana. Cosa che non mi sembra per nulla il tuo caso:). E comunque, non pretendere la certezza e la definizione assoluta: niente nella vita è così (mi è partita la considerazione filosofica,sorry)

Katrina Uragano ha detto...

Hai trovato un tuo equilibrio davvero ammirevole e non c'è bisogno di etichettarlo in qualche modo. Anche io, come te, cercherei di non far pesare agli altri la mia scelta, soprattutto se fanno di tutto per farmi contenta.

Dony Cipriadiluna ha detto...

Ognuno ha il diritto di decidere della propria vita come crede e la tua scelta non va a ledere la libertà di nessuno, quindi perchè criticarla? Perchè non rientri nel 90% di quelli che mangiano carne e derivati? Io ho idee un pò contorte su questo, ho fatto veterinaria, amo gli animali ma ho lavorato anche in un mattatoio. Devo dirti che all'inizio provavo una pena infinita, poi ci ho fatto l'abitudine. Gli animali che mangio sono allevati per questo scopo e se in qualche altro paese del mondo allevano, per cultura da tantissimi anni, cani o animali che noi riteniamo da compagnia, per mangiarli, non mi scandalizzo. E' la loro cultura e va rispettata. Perchè dobbiamo sempre imporre le nostre scelte agli altri? Io non amo la carne di mio, ne mangio poca, ma semplicemente per gusto, niente di più. Ovviamente se poi avessi un piccolo maiale o una mucca e la vedessi crescere ogni giorno non riuscirei mai a mangiarla....anche le mie figlie potranno scegliere cosa mangiare, l'importante è saper trovare l'equilibrio giusto per restare sani...sono contorta lo so ^_^

Chia ha detto...

Cheggiòòia, aspettavo questo tuo post ed è arrivato prima di quanto pensassi :D Non c'è una virgola di quello che hai scritto che non condivido, io sono stata vegana per 4 anni, 4 anni di "ehm, si vabbè non preoccupatevi io mi faccio un'insalata con quello che trovo in frigo" o tutte le volte che si aveva voglia di un gelato bisognava andare in quella gelateria fichissima che fa la crema senza uova e con il latte di soia (una meraviglia, non ho mai capito come fosse possibile), non ho parlato di questa cosa nel mio post perchè credo che il veganismo sia un argomento difficile da affrontare, già è un'impresa spiegare alle persone perchè non mangi carne, figurati quando se ne vengono fuori con "tanto le mucche il latte lo fanno comunque". E' snervante doversi continuamente giustificare.
Ah qua da me c'è un ristorante macrobiotico che è una bomba, se non fosse che ho come l'impressione che stai da tutt'altra parte ti inviterei a cena :D

Theallamenta ha detto...

Violet, ti scirvo qui perchè non trovo una mail sul tuo blog e non riesco ancora a commentare :(
è come se avessi la finestra del commento che non scorre, quindi non riessco a scorrere fino a "pubblica commento"... prova magari a mettere i commenti pop-up! se hai bisogno scrivimi pure alla mia mail che trovi qui (contact me) e ti spiego! :)

Theallamenta ha detto...

Molkinaify già, anche per noi la soddisfazione del gusto è importante! quando sono fuori casa è sempre un po' un accontentarmi, perchè qui i ristoranti macrobiotici/naturali/ecc scarseggiano... :)

Svampi non sembri cinica, tranquilla. Ognuno sceglie per sé quello che ritiene giusto, se una scelta è frutto di una riflessione non è mai sbagliata!
E poi si vive una volta sola, se uno non se la sente di rinunciare a carne ecc non vedo perchè dovrebbe obbligarsi e vivere in uno stato di frustrazione!

Sommy hai ragione, in una famiglia è molto più semplice se tutti seguono la stessa alimentazione, altrimenti si generano rinunce per forza. Poi ci sono famiglie che invece lasciano libertà totale, ma io nella mia non credo avrei mai potuto dire "no carne" ecc...

Bisbetica hai ragione, a volte si tratta di fanatismo... per carità, sarà pure mosso da buone intenzioni (e quale non lo è??), ma a volte è proprio troppo.

Hermosa come hai fatto a ricominciare? io se per purissimo caso mangio un pezzo di carne o salame o quello che è sento un gusto orrendo... non penso che potrei mai ricominciare (intendo per il gusto che adesso sento, non parlo di etica ecc)

Dama grazie, sei dolce :)

Dony io sinceramente spero che nella vita non mi capiti mai di trovarmi nella condizione di dovermi abituare alla sofferenza di un essere vivente. Per me è giusto e sano provare pena e dolore se si vede qualcuno soffrire, capisco però che lavorando in un mattatoio ad un certo punto devi per forza crearti delle difese, un po' come se sei un medico e via dicendo :)
Il fatto che gli animali siano allevati per fornire cibo non li preserva da una vita di sofferenze, ed è proprio questo quello che a me fa scattare la molla.
Sulla cultura sono d'accordo con te, ma non deve diventare un alibi come a volte succede.
Io non ho figli, ma credo che se li avessi imporrei loro la mia alimentazione (come del resto hanno fatto i miei con me, e come fanno tutti i genitori, credo che i figli vadano educati all'alimentazione e non lasciati allo stato brado a mangiare patatine e prosciutto a gogo) finchè non sono in grado di scegliere da soli. Ci sarà sicuramente un momento della loro vita in cui faranno delle riflessioni e sceglieranno di conseguenza (e se invece il momento non ci fosse, buon per loro, ore e ore di angosciose riflessioni risparmiate!! :)

Dony Cipriadiluna ha detto...

Non mi trovi d'accordo sulle sofferenze degli animali in allevamento, perchè ho lavorato anche lì e, i grandi allevamenti sono delle ottime strutture dove gli animali non soffrono affatto. Come al mattatoio soffri solo a vederli perchè la loro uccisione è stata pensata in modo che non sentano nulla (ci sono delle regole). [se ti sparano in testa tu non senti nulla e muori sul colpo...è brutto da dirsi ma è così]. Trovo che sia meglio rispetto alle vacche indiane lasciate morire per la strada di stenti...riguardo alle bimbe io cerco solo di dare consigli ma seguo la loro inclinazione che non vuol dire mangiare solo schifezze, anzi. Hanno i loro gusti e vanno rispettati. Fin da piccola sono stata obbligata a mangiare la pasta, che ho sempre odiato alla follia (mi fa venire la nausea), ma i miei dicevano che dovevo mangiarla. Punizioni ecc. sono servite? No, a quasi 32 anni non tocco nemmeno un pezzetto di pasta, di nessun tipo, nemmeno l'assaggio quando la cucino...ma non obbligo mia figlia nè a mangiarla nè a non mangiarla. Se la vuole la cucino...e mia figlia è una "pastara" nata (vedessi che piatti si fa!). Per le schifezze come patatine e merendine basta comprarne poche o per niente e vedrai che non le chiederanno tanto (la mia non mangia nemmeno caramelle)...
Sarà che forse non voglio far venire alle mie figlie l'ansia per il cibo che poi porta a tanti problemi quando saranno adolescenti, e di questo c'è da aver paura. Per il resto, se vorranno essere vegetariane, vegane o onnivore non importa, basta che la dieta sia equilibrata e senza scompensi.
Un abbraccio ^_^

Theallamenta ha detto...

Dony non posso accettare che non ti piace la pasta! :)
Com'è possibile???? sai che forse sei la prima che sento? che cosa curiosa :)

No, ma non intendevo che imporrei a tutti i costi una cosa che non piace, intendevo che se noi mangiamo per esempio macrobiotico credo che anche i miei eventuali figli saranno "allevati" così, non mi metterei a preparare un arrosto, per dire (per questioni di salute ovviamente, non di pigrizia).
In un allevamento grazie al cielo non sono mai stata, ma ho come l'impressione che per quanto siano "a misura di animale" non sia esattamente come scorazzare in un prato e giocare. è comunque una costrizione, e per quanto possa essere ritenuta giusta e legittima io non condivido e preferisco evitare :)
sono pur sempre esserini, non vedo perchè se non mangio il mio coniglio io debba mangiarne altri.
però sono scelte, e come dici tu, finchè non mettono a rischio la salute va tutto bene :)

Giulia Sicurella ha detto...

Ciao!
Ti ho scoperta da relativamente "poco", ma devo dire che ti adoro, soprattutto quando parli di cose non inerenti al makeup.
Vorrei pure io dire la mia, riguardo all'alimentazione...

Io non ho nulla contro le scelte alimentari/etiche/morali che le persone fanno nella propria vita.
Personalmente, per quel poco che so dell'alimentazione macrobiotica (anche grazie a te), non mi piace e non la sentirei nemmeno lontanamente vicina a me, ma ognuno fa le proprie scelte.
Ti ammiro per il fatto che tu riesca ad essere sia macrobiotica che quasi vegana, credo anche però che tu ti stia un po' complicando la vita :D però se questo tipo di alimentazione ti fa stare bene con te stessa e ti fa stare bene anche FISICAMENTE, sono davvero contenta per te.

Altra cosa importante, secondo me, è che bisogna sempre tener conto non solo dell'etica ma anche del proprio fisico.
So che la dieta vegetariana riesce ad essere molto completa, e se uno ci sta attento riesce anche a non avere nessun tipo di carenza alimentare, nemmeno per quanto riguarda ferro e calcio (che sono sempre i più discussi)… Però è anche vero che riuscire a tenere una dieta vegetariana equilibrata è più difficile.
Una mia amica aveva scelto di diventare vegetariana per motivi etici ma, tra il fatto che era molto anima e deboluccia di suo ed il fatto che forse non stava così attenta alla sua alimentazione, da aveva fatto questa scelta stava male almeno una volta al mese, e faceva fatica a guarire.
In quei casi io dico: ok, o riesci a farti dare da questo tipo di alimentazione quello di cui hai bisogno, oppure tesoro torna a mangiar carne perchè non è che ne puoi morire, delle tue scelte etiche.


Detto questo, io penso che l'essere umano debba mangiar carne. Non solo, non troppa (se ne abusa fin troppo ormai), nel giusto, ma ci sta anche la carne. E il pesce, ed i formaggi.

Quindi io sono onnivora.
Cosa non mi va in tutto questo? A me ciò che dà fastidio non è il mangiare carne, o il comprarmi i capi in pelle.
A me ciò che dà fastidio è l'allevamento intensivo. Mangio la carne (o il derivato) di un animale che in tutta la sua vita è stato sottoposto a torture.
Ovviamente, penso la stessa schifosa cosa dei test su animali, soprattutto riguardanti il makeup.

...

Giulia Sicurella ha detto...

...

Cosa faccio riguardo a questo?
Allora. Piccola premessa: io vivo ancora in casa con i miei, sto studiando e non ho il minimo introito mensile.
Quindi AL MOMENTO, cerco di fare quel che posso senza gravare sulla famiglia con spese onerose, quindi:
- per la cosmetica non ho avuto molti problemi: utilizzo marchi curelty free come la essence e la elf e la LilyLolo. Per la cura della persona cerco di prendere marchi non solo cruelty free ma anche con un buon INCI (che di solito le cose vanno a braccetto), per esempio LUSH, fitocose, yes to carrots.
-Per quanto riguarda l'alimentazione: quello che mi piacerebbe fare sarebbe mangiare pesce, carne e derivati solo da allevamenti biologici. Purtroppo costano davvero tanto, quindi cerco di fare quello che posso. Come?
Prima di tutto ho diminuito la quantità di carne che mangio durante la settimana. La mangio solo un paio di volte a settimana. Il pesce pure. Le uova non più di due alla settimana. I formaggi pochi. Il latte non riesco a frenarmi ed è il mio più grande cruccio ma vabbè.
Poi sto comunque attenta ad i prodotti che copro. Il marchio coop, per esempio, ha una buona etica. Gli allevamenti sono sempre intensivi ma più controllati, e con un alimentazione no OGM e senza derivati animali. Le uova sono esclusivamente da galline allevate a terra. Il latte e lo yogurt lo riesci a trovare della linea "Vivi verde" (sempre coop) che sono certificati come biologici.
Per quanto riguarda yogurt e latte c'è anche la Mila, che ho scoperto da poco ma non so se c'è solo qua in veneto, che è una cooperativa dell'alto adige con responsabilità ecologiche; i suoi soci sono tutti piccoli fornitori che posseggono mari di montagna, quindi poche mucche e tenute al pascolo.

Questo basta?
AL MOMENTO si.
Di sicuro, quando avrò una casa mia ed un lavoro, disponibilità economica permettendo cercherò di essere ancora più vicina a quello che vorrei essere.
Purtroppo bisogna anche dire che l'alimentazione biologica ha dei costi abbastanza privativi, e quindi si farà quel che si può.

Smetterò per questo di mangiare carne?
No. Per due semplici motivi:
il primo, appunto, è che io penso che l'uomo abbia bisogno di carne.
Il secondo è che conoscendomi non penso riuscirei mai a gestirmi in maniera equilibrata una dieta vegetariana o vegana.

Ok, ho finito questo lunghissimo sproloquio, mi dispiace se ho annoiato ^^"

Ah, volevo aggiungere che il link al tuo sito di crafting "fluffy crafty bunny" è sbagliato (hai linkato a "FLYFFYcraftybunny.blogspot.it") ^_^


Gi

Aletheia Loki ha detto...

Io personalmente sono onnivora. In buona parte perché sono una persona golosa e mi piace davvero molto mangiare (adoro i latticini, adoro proprio il latte, la carne non mi fa impazzire ma la mangio), un po' perché comunque non vivo a casa mia ma a casa del mio ragazzo (e non mi sogno di dire a sua madre cosa dovrebbe cucinare per me) e un po' perché personalmente penso che mangiare anche carne sia nell'ordine naturale delle cose.
Tuttavia ho sempre pensato che ci volesse una persona forte per decidere di rinunciare ad un certo tipo di alimenti e che fosse, tutto sommato, una scelta ammirevole. Che gli animali siano ampiamente abusati dall'umanità non è esattamente una novità e la scelta di non seguire questa abitudine è da rispettare, secondo me.
D'altro canto, però, non sopporto i vegetariani/vegani militanti. .___. Sai, quelli che postano lunghissime giustificazioni finto-preistoriche sul perché l'umanità riceve solo svantaggi dal mangiare proteine animali (WTF? Perfino le scimmie assumono proteine animali ò_ò) e sul fatto che loro sono mille volte meglio di te, mostro torturatore? Ecco, quelli li odio. ._. Li riempirei di carne cruda per dispetto, sono odiosi. Io rispetto le scelte alimentari di chiunque, se uno nella vita vuole mangiare solo frutta come i fruttariani e sta fisicamente bene così, ehi, lungi da me volerglielo impedire, però non hai il diritto di tentare di farmi sentire in colpa perché seguo una dieta che non dico sia la migliore possibile, ma è normale (inteso come "nella norma, nella media").
Chi sa fare scelte difficili merita tutto il rispetto possibile, ma non guadagna il diritto di tormentare il prossimo. ._. Proprio per questo rispetto ancor di più chi è vegetariano/vegano e non sente la necessità di "convertire" con le buone o le cattive chiunque conosca.

Scusa se ho scritto tanto, di solito seguo senza commentare °_°'' sono timida. E scusa anche se buona parte del post è un brontolio.
Tu, per quanto leggo, sembri una persona assolutamente rispettabile, nel senso che fai ciò che puoi senza pretendere che gli altri facciano le cose a modo tuo. Parte della mia religione comprende il fatto che viviamo per gioire e realizzarci, non per stare in penitenza, alla luce di ciò mi sembrerebbe ridicolo che tu ti tormenti per qualche sgarro. (:

Theallamenta ha detto...

Giulia, grazie per il tuo commento :)
Come ho scritto poco sopra, quando vivevo in casa sarebbe stato impossibile fare di testa mia. Adesso posso scegliere senza rompere le balle a tutti (beh un po' al mio fidanzato sì, ma riusciamo a gestirci) e sono felice di aver trovato una serenità che mi fa sentire anche più forte di prima.

Aletheia anche io li odio. Quelli che cercano di convertirti per forza. E che palle! odio quelli che quando stai per addentare il pollo ti dicono "ma lo sai che stai per mangiare un cadavere?"... uff che pesantezza. Però odio anche gli 'onnivori' che cercano le falle nelle mie scelte, tipo "eh ma la carne si deve mangiare"... ma perchè? ma chi sei, un esperto? ti tolgo qualcosa? ti do fastidio? eccheppalle di nuovo! :)
ma il 'vivi e lascia vivere' non si usa più? ._.

Dony Cipriadiluna ha detto...

Ebbene si, odio la pasta alla follia. Non che la cosa mi faccia piacere alla fine...capisci bene quanto è economico, facile e veloce un piatto di pasta? Ma io non riesco proprio....ma sono contenta che mia figlia la mangi e non vorrei proprio che facesse come me ^_^
Beh, gli allevamenti intensivi hanno i loro punti deboli (come li hanno molti padroni di cani "ben tenuti" in casa), ci sono allevatori buoni e altri meno. Ma i buoni allevatori non stressano i propri animali perchè compromettono la bontà della carne. Quello a cui puntano tutti i buoni veterinari è proprio il benessere animale, chissà.
La vacca di un piccolo contadino di sicuro cresce più felice pascolando in giro, ma ti assicuro che un buon 60 % di quelle che venivano al mattatoio erano da scartare perchè piene zeppe di malattie e parassiti.
Poi io sono la prima a non mangiare la carne delle capre che tengono i miei genitori (per hobby) o i conigli (quelli proprio non li tocco), ma non disprezzo un panino dal Mc Donald's >_<

Cupcakes ha detto...

Non so se rileggi i commenti quando appaiono su post vecchi, ma ti scrivo lo stesso dopo più di un mese da questo post. L'avevo letto , ma stavo aspettando di avere un po' di tempo per leggere anche i commenti ricevuti e tutto il resto.

Io sono dell'idea che per etichettarsi serva un integralismo, ma per vivere come meglio crediamo no.

Non credo tu possa definirti vegana se ogni tanto, anche raramente, mangi latticini o compri capi in pelle, anche se di seconda mano, di vecchie collezioni, non appena usciti dalla fabbrica ecc.

Credo però tu abbia fatto la scelta più giusta e sana che tu potessi fare: stare in pace con te stessa e con gli animali prima, ed evitare scene ai limiti dell'educazione dopo.

Le tue scelte e condivido in pieno, perchè non c'è cosa peggiore dei fissati. Non hai motivo di giustificarti se una borsa di pelle ti piace così tanto da comprarla, anche perchè tu comprerai pure un agnello scuoiato, ma ne risparmi altri cento non mangiando carne!

Gli ipocriti sai chi sono? Quelli fissati che la pelliccia fa schifo perchè ha dieci visoni morti, ma poi mangiano prosciutto che in un anno fa dieci maiali. Questa è ipocrisia: il pensare che gli abiti in pelle siano superflui ma che la pelle sul piatto sia "naturale".

Per i marchi cruelty free, per quel che mi sono studiata io, ho visto che anche chi non testa su animali direttamnte, lo fa comunque indirettamente. I marchi che già dal principio della catena di montaggio non usano sostanze testate, sono davvero pochissimi e per lo più sconosciuti.

E, come dici tu, i figli mangiano ciò che i genitori danno loro. Pensa che Joss Stone, è vegetariana dalla nascita e credo abbia la mia età. Secondo me avrà le analisi del sangue perfette!

Dony Cipriadiluna ha detto...

@cupcakes
Scusami se mi intrometto nella tua risposta.
Come fai a definire ipocriti quelli che odiano la pelliccia ma mangiano il prosciutto? Perchè sono cose non equiparabili, perdonami. Gli animali da pelliccia, spesso e purtroppo, vengono uccisi a bastonate, tra mille sofferenze. Il maiale che mangi invece no. Viene ucciso, quelli si, ma non tra atroci sofferenze. Non bisogna immaginare quello che succedeva una volta.
Una volta il contadino sgozzava letteralmente il suo maiale e quello si che soffriva, moriva per dissanguamento. Ma oggi questo è severamente vietato (ciò non toglie che piccoli contadini, andando contro la legge, lo facciano ancora), non si possono uccidere animali coscienti. Quindi animali da pelliccia e animali da macello sono due cose differenti.
Perdonami se puntualizzo su queste cose, ma avendole studiate mi sento un pò tirata in ballo.
Poi ognuno fa le sue scelte per carità. Basta avere consapevolezza di come vanno le cose.

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